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Continuano gli investimenti sulle IA

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Microsoft torna ad investire sulla IA consolidando il suo interesse, ma continua a licenziare personale

Bentrovati, questa settimana parlo del sempre caldo argomento della IA e deli investimenti che sta portando avanti Microsoft.

✅L’India corre ai ripari per le truffe online

✅L’hackeraggio di T Mobile

Inevitabilmente anche questa settimana parlo dell’intelligenza artificiale, ormai non si parla d’altro dopo la scoperta di ChatGPT di OpenAI nella quale Microsoft sta investendo fiumi di denaro, le previsioni parlano di circa 10 miliardi di dollari spalmati sui prossimi tre anni.

Dimentichiamo per un attimo i licenziamenti previsti dalle aziende tech e concentriamoci sui nuovi investimenti che il mercato sta portando avanti, uno su tutti proprio la  tecnologia basata sulla machine learning. Da Redmond hanno deciso di investire in supercomputer in grado di accelerare la ricerca su OpenAI con una connessione sempre più stretta con Azure nel corso degli anni. Il finanziamento in questo ambito da parte di Microsoft è cominciato poco prima della pandemia nel 2019, è proseguito nel 2021 con un incremento di 2 miliardi di dollari e, a quanto sembra, continuerà per i prossimi anni.

Il successo e i passi avanti fatti da ChatGPT hanno talmente spaventato Google che venerdì scorso, il New York Times ha riferito che i fondatori Larry Page e Sergey Brin hanno tenuto diversi incontri di emergenza con i dirigenti dell’azienda sul nuovo chatbot di OpenAI , secondo Google potrebbe essere una minaccia per la sua attività di ricerca da 149 miliardi di dollari.

A margine è nata anche un’altra un’app per Android. Aico è il nome della chatbot sviluppata a partire dall’IA del momento, GPT-3. Rispetto al chatbot accessibile dal sito, Aico è in grado di fornire una risposta vocale e non semplicemente testuale.

A dire il vero, Aico è solo una delle tante app basate su ChatGPT attualmente disponibili sul Play Store, qui una vasta scelta in merito.

 Tornando a parlare di cyber sicurezza un post su Wired ci spiega come l’India stia cercando di fare fronte alle truffe informatiche, notevolmente aumentate durante le chiusure a causa del Covid. Con la pandemia, infatti, in India sono cresciute di molto le truffe online ai danni degli utenti. Secondo uno studio del luglio 2022, condotto dai ricercatori dell’Università centrale del Kerala, il paese ha registrato un aumento dell’86 nei reati informatici. Per combattere il problema, lo scorso anno la polizia del Telangana ha creato un programma di studio della durata di dieci mesi, per insegnare agli studenti a riconoscere ed evitare potenziali raggiri su internet e a gestire il cyberbullismo e i troll.

L’anno scorso, oltre tremila studenti hanno completato il primo corso per ambasciatori informatici. Sulla scia del successo del primo gruppo, il governo del Telangana – che è probabilmente il primo stato indiano ad aver introdotto un progetto simile – ha avviato una seconda edizione con quasi diecimila studenti. Il Telangana conta oltre cinque milioni di studenti in più di 40mila scuole pubbliche.

T-Mobile è stata colpita da un attacco hacker che ha compromesso i dati di milioni di clienti. Lo ha annunciato la compagnia stessa tramite un report, spiegando che sono stati sottratti i dati di circa 37 milioni di account.

Le informazioni rubate comprendono il nome, il numero di telefono, la data di nascita, l’email e l’indirizzo di fatturazione dei clienti, oltre al numero di account e il piano sottoscritto. L’azienda ha rassicurato gli utenti affermando che le informazioni sensibili come password o metodi di pagamento sono ancora al sicuro, ma i cybercriminali possono comunque usare i dati in loro possesso per eseguire attacchi di phishing e simili.

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