
Lo aveva annunciato già diversi mesi fa che avrebbe provveduto a regolamentare questo ambito per ridurre gli scarti elettronici. Lo ha fatto legiferando contro la frammentazione dei caricatori per strumenti elettronici. Una comodità per l’utente un po’ meno per alcuni produttori come Apple.
Il Parlamento europeo ha votato a favore di nuovi standard di ricarica, i quali richiederanno a tutti i telefoni, tablet e fotocamere venduti nell’Unione Europea la predisposizione per USB-C entro il 2024. Il mandato si estenderà ai laptop nel 2026.
La decisione prevede che a cadere nel dimenticatoio saranno sia le porte micro-USB che la Lightning di Apple.
L’iPad dell’azienda e vari MacBook si basano sulla ricarica USB-C. Ma Apple ha tenuto fermamente la tecnologia per l’iPhone, infatti ha ancora una porta Lightning invece che una porta USB-C, anche l’ultimo modello lanciato un mese fa. L’iPhone è stato il telefono più venduto nella UE lo scorso anno, con Apple che ha conquistato il 34% del mercato degli smartphone. La società potrebbe anche realizzare una versione USB-C dell’iPhone per l’UE e una versione Lightning per tutti gli altri, ovviamente, ma sembra improbabile visti gli ostacoli logistici. L’iPhone potrebbe anche essere completamente portless per la ricarica, anche se sarebbe un salto molto più radicale.
Allerta batterie contraffatte
L’FBI ha emesso un avviso di servizio pubblico (PSA) avvertendo i consumatori dei rischi derivanti dall’acquisto di batterie contraffatte per i loro dispositivi. L’ufficio avverte che i truffatori stanno utilizzando “le vulnerabilità nella catena di approvvigionamento globale” e la costante domanda dei consumatori di nuove batterie per vendere online una varietà di contraffazioni e repliche non autorizzate. L’FBI avverte che le batterie contraffatte sono pericolose per i consumatori e i loro dispositivi in quanto non vengono sottoposte agli stessi test delle batterie dei produttori di apparecchiature originali (OEM). L’avvertimento dell’FBI non è specifico per laptop o smartphone, il che ha senso dato che le batterie ora si trovano in qualsiasi cosa, da auto, scooter, e-bike, sigarette elettroniche e treni a droni e altro ancora.
Addio alle sigarette aromatizzate alla frutta in Cina
A partire dal 1 ottobre in Cina, le aziende di sigarette elettroniche possono vendere solo vaporizzatori al tabacco nel paese senza sostanze aromatizzate, uno sforzo del governo per “standardizzare” la produzione, le vendite e il consumo del nuovo prodotto del tabacco.
I produttori cinesi di sigarette elettroniche hanno avuto un boom di breve durata prima che le autorità di regolamentazione iniziassero a tenere a freno l’industria circa tre anni fa. In primo luogo, era un divieto di vendita online di vaporizzatori . Poi, a maggio di quest’anno, è entrata in vigore una serie di regolamenti completi, che di fatto assoggettano le sigarette elettroniche alla competenza delle autorità cinesi del tabacco.
Notizie fale e come scovarle, il caso studio della Finladia
Parliamo di notizie false, vista anche l’abuso che se ne fa. Un paese però è all’avanguardia su questo campo ed è la Finlandia. Scrive Wired che quila lotta alle fake news è iniziata nel 1950. Nel Dopoguerra, prima della televisione e di internet, il paese aveva lanciato un programma di educazione ai media nelle scuole, al fine di insegnare agli studenti come approcciarsi alle notizie lette sui giornali o ascoltate alla radio. La tradizione è continuata fino ai giorni nostri: già nel 2002 il ministero dell’Educazione di Helsinki ha promosso lezioni di media literacy e cybersecurity che proteggono i lettori finlandesi dalla disinformazione. Oggi la fiducia nel giornalismo è al 70% in Finlandia, la più alta percentuale d’Europa, mentre in Italia si attesta al 35% secondo i dati di Reuters. La Finlandia è un passo avanti nella lotta contro le fake news e ha molto da insegnare agli altri stati europei, minacciati dalla crescente diffusione di notizie false sui social media. Faktabaari è un servizio finlandese di verifica delle news e di alfabetizzazione informatica. Dal 2014 contribuisce regolarmente alla circolazione di informazioni basate sui fatti con progetti innovativi e analisi di fact-checking. Si tratta di un servizio a disposizione dei cittadini finlandesi per controllare le notizie lette sul web e via social. La vicinanza della Russia rende i finlandesi ancora più vigili.
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