
L’inflazione alta ha fatto impennare anche i costi dei nuovi iPhone in uscita il prossimo mese, da Google fanno sapere che hanno bloccato il più importante attacco DDoS degli ultimi tempi con 46 milioni di richieste al secondo
Brutte notizie per gli utenti Apple: il colosso di Cupertino intende alzare i prezzi del 15% per il nuovo iPhone 14, che sarà in vendita da metà settembre, rispetto a quelli fissati per gli iPhone 13 dell’anno scorso. Questo vuol dire, in pratica, che rispetto all’iPhone 13 Pro Max, che costa 1.289 euro nella versione base da 128 Gb di memoria acquistare un iPhone 14 Pro Max “base” costerà circa 1.485 euro.
A svelarlo l’analista Ming-Chi Kuo che solitamente è tra i più affidabili per quanto riguarda le notizie da Cupertino e dintorni. Negli USA iPhone 13 Pro parte da 999 dollari mentre iPhone 13 Pro Max da 1.099 dollari: ipotizzando un incremento del 10% i prezzi potrebbero partire da 1.099 dollari per iPhone 14 Pro e da 1.199 dollari per iPhone 14 Pro Max.
Google afferma di aver bloccato il più grande attacco DDoS (Distributed Denial-of-Service) basato su HTTPS a giugno, che ha raggiunto il picco di 46 milioni di richieste al secondo. Per mettere le cose in prospettiva, questo è circa il 76% più grande del precedente attacco DDoS record che Cloudflare ha sventato all’inizio dello stesso mese. Come spiegano i googler Emil Kiner e Satya Konduru :
“È come ricevere tutte le richieste quotidiane a Wikipedia (uno dei 10 siti Web più trafficati al mondo) in soli 10 secondi”.
Questi tipi di eventi di sicurezza inondano le reti delle organizzazioni di destinazione con traffico spazzatura, il che rende loro impossibile condurre attività legittime online.
Rischia il licenziamento per aver pubblicato una clip su TikTok in cui dava consigli su come non farsi truffare dai ladri di iPhone. È la storia di Paris Campbell, ingegnere hardware della Mela. Il video è diventato presto virale, con oltre 7,5 milioni di visualizzazioni (e quasi 4 milioni in meno di 24 ore). Finché non ha attirato l’attenzione della Apple. Facciamo un passo indietro. Campbell — che vive a New York ed è nota come @stopitparis — aveva girato una clip per tranquillizzare Stella Kim, una giovane che aveva perso il suo iPhone durante il Coachella, l’aveva geolocalizzato in Cina e aveva lasciato perdere. Finché non le erano arrivati dei messaggi da un indirizzo email sconosciuto che minacciava di pubblicare i suoi dati personali qualora non avesse rimosso il blocco sul cellulare garantito dall’ID Apple (che rende uno smartphone rubato invendibile e inutilizzabile). Bene, da questo momento in poi è finita sotto la lente d’ingrandimento dell’azienda per una presunta violazione della policy aziendali. In un video successivo l’ingegnere ha chiesto di non essere licenziata, nessuna notizia da Cupertino.
Buon fine settimana!🏊🏽♀️
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