Cassano e l’anima del venditore

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La vendita prima di internet aveva il volto e la mimica di Cassano. Oggi spopola grazie ai suoi video da commentatore

Prima degli influencer ci sono stati i venditori da fiera, nel mio caso baresi, dopo di loro Antonio Cassano. Parlo dell’ex campione di calcio, nato a Bari vecchia e che oggi fa il commentatore per diletto. I suoi video spopolano sulla rete anche perché ha schiere di imitatori. L’ultimo è questo in basso ripostato più volte su Twitter dalla comica Michela Giraud. Mi fa ridere? No. Ha un effetto acchiappa attenzione su di me? Si.

Quello che fa Cassano, il modo di parlare, la mimica e il resto mi ricordano i commercianti baresi che giravano le fiere della mia regione (la Puglia) e che avevano una tecnica di vendita sopraffina per vendere piatti fintamente infrangibili o tappeti che, a sentir loro, non si sarebbero mai sporcati. La fiera era l’Instagram di ieri dove i profili – o bancarelle – le passavi in rassegna per guardare la merce. I commercianti baresi erano quelli che avevano più pubblico per le innate doti di cui sopra e riuscivano a portarsi a casa un bel po’ di denaro grazie a queste.

Vivevano come nomadi per sei mesi all’anno ma riuscivano a raggiungere il loro obbiettivo grazie alla verve innata e la capacità di affabulare. In una parola: vendevano. Qualche anno fa ho fatto una lezione di giornalismo a dei bambini, non riuscivano a comprendere il mondo senza internet. Il marketing prima della rete era popolato da queste figure che catalizzavano l’attenzione nelle fiere di paese e vendevano prodotti inutili, proprio come adesso, a ignari acquirenti. Il marketing si faceva anche senza smartphone.

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