
Hanno perso la loro spinta propulsiva, qualcuno dice che sono fermi ad un decennio fa. Cosa li ha cambiati? Una politica aziendale ferma?
Era fomo-inducente, ma raramente aspirazionale. É uno dei passaggi che mi ha colpita dell’articolo sul The Guardian di Eleanor Margolis sul social network di Meta (ribattezzato da poco). Un’affermazione maturata dalla giornalista nel giorno in cui ha deciso di cancellare il suo profilo Facebook e il tentativo del social di attirare la sua attenzione con mail accattivanti su quanto stava succedendo nel suo mondo parallelo. Il suo pensiero è schiacciante, un mondo fermo al 2010. Nel frattempo tutto è cambiato il social meno.
Cosa è successo nel frattempo? La nostra attenzione è mutata, la voglia d’intrattenerci anche. Continuiamo a pensare che la massa informe di sconosciuti che popolano questi ambienti non ci ispira ma ci cattura, siamo curiosi ma poi la bolla scoppia e il meccanismo s’inceppa. Almeno in alcuni utenti.
Scrive Margolis
Prima di fare clic sull’ultimo “cancella” sulla mia pagina, scorro i miei messaggi nascosti, quelli di persone di cui non sono amica. Uno di un uomo che non conosco, del 2016, dice semplicemente: “cagna”. Considero brevemente di rispondere, prima di rendermi conto di quanto sarebbe stato un atto deprimente.
Non c’è più niente per me qui, penso tra me e me, mentre dico addio a un decennio digitale.
È stata una perdita di tempo per tutti? Abbiamo solo preso atto che internet può essere migliorabile. Uno che ha sempre creduto nel decentramento del sistema è Dorsey, ex Ceo di Twitter da qualche settimana dimissionario. In Twitter, ha guidato il finanziamento di un progetto chiamato BlueSky, che prevede una serie di standard pubblicati apertamente per le società di social media, in modo che gli utenti di diverse reti di social media possano comunicare più facilmente tra loro.
Il nuovo CEO di Twitter Parag Agrawal è stato fondamentale nel perseguire questa visione, che ricorda il modo in cui Internet è stato originariamente costruito sulla base di standard comuni. Inoltre è stato anche un sostenitore della decentralizzazione del posto di lavoro. Twitter è stata una delle prime aziende ad annunciare la possibilità per i dipendenti di lavorare da casa a tempo indeterminato a seguito della pandemia di Covid-19. Con questo non voglio dire che Twitter sia il bene e Facebook il male, hanno visioni diverse dettate da Ceo diversi.
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