
Il modello di lavoro ibrido è un una novità recente nata durante la pandemia da Covid con risultati eccellenti come nel caso di LinkedIn
È il periodo dell’ibrido. Ibrida è la machina o il mezzo pubblico che ci trasporta al lavoro, anche esso diventato tale dopo la pandemia trasformandosi in modello di lavoro ibrido. Ne siamo consapevoli perché abbiamo fatto di necessità virtù, quella virtù che con estrema elasticità ci ha regalato un nuovo modo di agire e lavorare.
Necessità perché nessuno voleva perdere il lavoro nel bel mezzo di una pandemia o, nel peggiore dei casi, rimetterci la vita. Così le aziende pubbliche e private hanno effettuato quello spostamento che che potremmo definire quasi epocale, hanno messo da parte i pregiudizi sul lavoro a progetto sforzandosi di sostenerlo e renderlo fattibile.
Le sorprese dell’ibrido
A questo punto abbiamo visto che i conti tornavano, anzi lievitavano. Prendiamo l’esempio di LinkedIn: qualche mese fa aveva assicurato che i dipendenti sarebbero rientrati a stretto giro in ufficio dopo il cambiamento forzato dovuto al Covid. Oggi, con una curva a U, dice il contrario dopo aver visto i dati del periodo in questione lievitati magicamente.
Ryan Roslansky, amministratore delegato del social, ha sottolineato l’impressionante performance dell’azienda nell’ultimo trimestre, che ha visto LinkedIn entrare a far parte dell’elenco di Microsoft delle aziende da 10 miliardi di dollari, in quella che ha descritto come una testimonianza del successo di nuovi modi di lavorare.
Nuovi modi di lavorare
In realtà non ci credeva nessuno. Quanti di noi, che da anni lavoriamo da casa, venivano guardati con sufficienza quando parlavamo del nostro come un lavoro che si poteva fare ovunque e che a casa avevamo un posto dedicato dove farlo comodamente.
Eravamo visti come dei pazzi con sedia e schermo ergonomico. Il termine di lavoro ibrido sta nel fatto che puoi lavorare dove vuoi basta che produci ma soprattutto che non sei un peso a ore destinato alla scrivania meno allegra dell’ufficio più vicino. Avere delle case confortevoli e degli angoli adeguati dove svolgere il nostro compito giornaliero è prioritario. Lo abbiamo capito con un virus.
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