
Embody è una sedia creata da Logitech e Herman Miller per chi passa molto tempo al computer come i gamer. È bella e duttile. Praticamente un mito
Ad agosto è difficile rimanere concentrati sulle cose serie, ho cercato un paio di notizie che potessero aiutarmi in quello che faccio ma anche nell’uso quotidiano. Ho scoperto Embody.
Embody la sedia dei sogni
Il discorso rimane sempre quello. A forza di stare seduti davanti ad un pc il nostro corpo sta prendendo fattezze strane. Quasi una mutazione, questo accade non solo a chi lo usa per lavoro ma anche a chi lo sfrutta per gioco, vedi i gamer.
In entrambi i casi sappiamo quanto è difficile trovare delle sedie adatte e confortevoli, facciamo mille modifiche per poi scoprire che non sono servite a molto. Le sedie si devono adattare ad un confort del tutto soggettivo. Quando ho deciso di cambiare la mia (mi alzavo tutta storta) mi sono sembrate più comode quelle stile gaming anche se non erano tanto sobrie. Nonostate la parvenza ho dovuto aggiungere dei cuscini ergonomici.
Herman Miller e Logitech hanno portato sul mercato la poltrona d’ufficio dei sogni. Hanno unito l’esperienza del primo nella costruzione dei mobili d’ufficio e quella del secondo per il mondo gaming ed è nata Embody. Una sedia veramente spaziale, per la prima volta non ti sembrerà di sedere in un fotogramma di Fast and Furios 5 ma più in una puntata di Star Trek the next generation. Ha cento cinquanta piccoli supporti che ti massaggiano la schiena e consentono al sangue di fruire meglio, si adatta perfettamente alle esigenze di ogni giocatore. Una cosa comodissima è che i bracciali si spostano oppure, meglio ancora, scompaiono. Secondo The Verge è molto comoda e io ci credo.
Cartella sicura su Files di Google
È un’app che uso normalmente sul mio smartphone Android. Files di Google è fatta bene. La nuova funzione della cartella sicura sta per essere distribuita ancora in beta. Il funzionamento è molto semplice, cartelle, foto o video che vogliamo custodire più di altri potranno essere crittografati con un PIN di quattro cifre. Una volta usciti per riaccedervi occorrerà inserire il codice. Comodo no?
foto: theverg.com