
Gli algoritmi, le metriche e la Seo sono il pane quotidiano di Google, la sua idea è quella di migliorare la ricerca complicando la vita a te che cerci una convivenza pacifica
Mi sono messa a pensare a tutte le regole stringenti che devo utilizzare quando scrivo per dei clienti. Al netto di ogni ragionamento la Seo deve rendere e fare contenta la controparte. A questo punto cominci a spulciare orari adatti per la pubblicazione insieme ai vari allineamenti dei pianeti.
Con un collega riteniamo che queste fasi siano molto simili ad un adolescente capriccioso preda degli ormoni, da qui a arriviamo alla conclusione di quanto sia inutile calcolare alla perfezione le sue strategie ormonali. Ecco, Google è questo. Un’adolescente perennemente sottoposto a bombardamenti.
Delle volte mi fa pensare al peggio, ma poi studio le metriche dei nuovi aggiornamenti e mi accorgo che riesce a regalarmi anche dei successi benché momentanei.
Così alla fine decido con il buon senso, magari se qualcosa piace la leggono volentieri – mi ripeto – indipendentemente dall’ora in cui la pubblico, dalla lunghezza del testo o dei collegamenti esterni che ci metto.
Tutta qui la sottile differenza tra chi legge e chi scegli chi andrà in prima pagina.
Può succedere di tutto, quello che andava bene ieri oggi non è più valido perché è successa una tragedia planetaria, vedi la pandemia da covid 19, oppure hanno aggiornato l’algoritmo per dare all’utente un servizio migliore oppure – ancora – aggiornano senza avvertire nessuno salvo poi tornare indietro.
A questo punto la voglia di buttare all’aria tutto è forte e mi trattengo stoicamente. Prendi le ultime regole, le mischi con il tuo buon senso e cerchi di fare un lavoro decente che accontenti tutti.
Sai che nel karma degli ingegneri californiani brilla sempre il sole, ma anche dove vivi tu il sole non scherza e quindi credi di poter scendere a patti con il mostro e ci ragioni su e pensi che alla fine vuoi bene a quel meccanismo che si cela dietro alla grande G. Non sono solo le scritte colorate a piacerti ma il fatto che ci sia del metodo nel farti impazzire.